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Consorzio stabile
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Secondo le norme tecniche per le costruzioni il calcestruzzo va prodotto effettuando opportuni controlli di qualità, con lo scopo di garantire il rispetto delle prescrizioni definite in sede di progetto.
Il controllo di qualità del calcestruzzo si articola nelle seguenti fasi:
In questo articolo ci concentriamo sul controllo di accettazione del calcestruzzo.
I controlli sul calcestruzzo sono a carico del direttore dei lavori, che ha la completa responsabilità dell’accettazione dei materiali. Per effettuare i controlli sul calcestruzzo è necessario effettuare in maniera corretta il prelievo.
Per effettuare correttamente un prelievo di un campione di calcestruzzo bisogna rispettare le seguenti indicazioni:
Il direttore dei lavori ha l’obbligo di verificare la conformità delle caratteristiche del calcestruzzo messo in opera rispetto a quello stabilito dal progetto e sperimentalmente verificato in sede di valutazione preliminare.
Il controllo di accettazione va eseguito su miscele omogenee e può essere di 2 tipi:
Per quantità omogenea di calcestruzzo si intende un’unica tipologia di calcestruzzo predefinita. Chiariamo con un esempio: ipotizziamo di dover gettare una struttura che complessivamente richiede 1600 m³ di calcestruzzo. Se utilizziamo diverse composizioni di calcestruzzo per le varie parti strutturali (fondazione 1, fondazione 2, sopraelevazione), dovremo effettuare i controlli per ciascuna tipologia:
Pertanto, i controlli non saranno effettuati su 1600 m³ di miscela, ma sulle 3 tipologie di miscele omogenee.
Il controllo di tipo A è riferito ad un quantitativo di miscela omogenea minore o uguale di 300 m³.
Ricordiamo che un prelievo vuol dire confezionare correttamente 2 cubetti (provini) di calcestruzzo.
Un controllo di accettazione di tipo A è rappresentato da 3 prelievi, ciascuno dei quali eseguito su un massimo di 100 m3 di getto di miscela omogenea.
Risulta quindi un controllo di accettazione ogni 300 m3 massimo di getto.
Per ogni giorno di getto, a prescindere dalla quantità, va comunque effettuato almeno un prelievo.
Nelle costruzioni con meno di 100 m3 di getto di miscela omogenea, fermo restando l’obbligo di almeno 3 prelievi e del rispetto delle limitazioni di cui sopra, è consentito derogare dall’obbligo di prelievo giornaliero.
Determinata la resistenza di tutti i provini (cubetti) occorre definire la resistenza di ciascun prelievo. Al riguardo, la resistenza del prelievo è pari alla media delle resistenze dei 2 provini che lo costituiscono:
Rprel. = (Rcub1 + Rcub2)/2
Il controllo di accettazione di tipo A si effettua verificando le seguenti disequazioni:
ove:
Se le disequazioni sono verificate, il controllo di tipo A è positivo.
Il controllo di tipo B, anche detto controllo di accettazione di tipo statistico, è obbligatorio per la realizzazione di opere strutturali che richiedano l’impiego di più di 1500 m3 di miscela omogenea.
Il controllo va eseguito con frequenza di un controllo ogni 1500 m3 di calcestruzzo.
Per ogni giorno di getto di miscela omogenea va effettuato almeno un prelievo e almeno 15 prelievi ogni 1500 m3.
Il controllo di accettazione è positivo se risultano verificate le seguenti disuguaglianze:
Per calcestruzzi con coefficiente di variazione (s/Rm) superiore a 0,15 occorrono controlli più accurati, integrati con prove complementari.
dove:
Ricordiamo che la bozza delle nuove Norme tecniche per le costruzioni NTC 2017 è stato inviato il 6 febbraio 2017 alla Commissione Europea.
Nel documento aggiornato sono previste alcune novità sui controlli di accettazione del calcestruzzo:
Pertanto le verifiche sono espresse nel seguente modo:
Si vuole effettuare il controllo di qualità del calcestruzzo di una struttura in c.a. con caratteristiche C25/30, consistenza S3, inerti 2 mm ed una miscela omogenea pari 310 m3.
Analizzando le prescrizioni normative, sono necessari i seguenti prelievi minimi:
OBBLIGO PRELIEVO GIORNALIERO
Stando alle prescrizioni sull’obbligo giornaliero, occorrerebbero 6 prelievi (12 cubetti).
PRESCRIZIONI SUL CONTROLLO TIPO A
Stando alle prescrizioni sul numero di controlli di tipo A, sono necessari 2 controlli di tipo A.
In definitiva, sono già sufficienti i prelievi derivanti dall’obbligo giornaliero.
Dopo la maturazione dei provini, questi vengono sottoposti a prova di compressione (schiacciamento).
Dal certificato di laboratorio, per ciascun provino, vengono fuori i seguenti valori:
Giorno | Prelievo |
Rcubo 1 (N/mm2) |
Rcubo 2 (N/mm2) |
1 | 1 | 33 | 34 |
2 | 34 | 35 | |
2 | 3 | 33 | 35 |
3 | 4 | 32 | 33 |
4 | 5 | 33 | 33 |
5 | 6 | 32 | 34 |
Si definiscono le seguenti resistenze dei prelievi:
Controllo 1
Indichiamo con Rpi la resistenza del prelievo i-esimo.
Verifiche controllo 1 tipo A
Controllo 2
Verifiche controllo 2 tipo A
Il controllo n.2 è negativo poiché non è soddisfatta la disequazione:
Rm ≥ Rck + 3,5 N/mm²
anche se risulta:
R1 ≥ Rck – 3,5 N/mm²
Per calcolare la Rck del calcestruzzo gettato si applicano le formule inverse:
Il più piccolo tra i due valori dà la resistenza caratteristica pari a:
Rck = 29,33 N/mm²
È necessario consultare il progettista strutturale ed il collaudatore statico per poter effettuare tale declassamento. Ordinariamente è necessario procedere a prove complementari.
Si vuole eseguire il controllo di qualità del calcestruzzo di una struttura in c.a. con una miscela omogenea (caratteristiche C25/30, consistenza S3, inerti 2 mm) pari a 1650 m3.
Nei casi in cui il getto supera i 100 m³ occorrono 2 prelievi giornalieri; nei casi in cui il getto supera i 200 m³ occorrono 3 prelievi giornalieri.
Stando alle prescrizioni sull’obbligo giornaliero, occorrerebbero 28 prelievi (56 cubetti).
Tuttavia, trattandosi di un volume di miscela omogenea pari a 1650 m³, è necessario prevedere almeno 2 controlli di tipo B e quindi 30 prelievi (60 cubetti).
Dopo la maturazione dei provini, questi vengono sottoposti a prova di compressione (schiacciamento).
Dal certificato di laboratorio, per ciascun provino, vengono fuori i valori di resistenza indicati in tabella.
Giorno | Prelievo |
Rcubo 1 (N/mm2) |
Rcubo 2 (N/mm2) |
Giorno | Prelievo |
Rcubo 1 (N/mm2) |
Rcubo 2 (N/mm2) |
1 | 1 | 32 | 34 | 10 | 16 | 34 | 35 |
2 | 38 | 35 | 11 | 17 | 37 | 35 | |
3 | 35 | 34 | 12 | 18 | 36 | 34 | |
2 | 4 | 38 | 35 | 13 | 19 | 36 | 34 |
5 | 35 | 34 | 14 | 20 | 33 | 33 | |
6 | 38 | 35 | 15 | 21 | 37 | 35 | |
3 | 7 | 35 | 34 | 16 | 22 | 36 | 36 |
4 | 8 | 35,5 | 35 | 17 | 23 | 34 | 36 |
5 | 9 | 35 | 34 | 18 | 24 | 35,5 | 33 |
10 | 37 | 36 | 19 | 25 | 35 | 34 | |
6 | 11 | 33 | 37 | 20 | 26 | 35 | 36 |
12 | 35 | 34,5 | 21 | 27 | 36,5 | 36 | |
7 | 13 | 32,5 | 35,5 | 22 | 28 | 34,5 | 35 |
8 | 14 | 34 | 36 | 29 | 33 | 35 | |
9 | 15 | 38 | 34 | 30 | 34 | 35 |
Si definiscono le seguenti resistenze dei prelievi:
Controllo 1
Procediamo al primo controllo di tipo B effettuato su 15 prelievi (30 cubetti).
Per il controllo di accettazione, costituito da 15 prelievi, si ha che le 15 resistenze di prelievo sono le seguenti (media delle resistenze di cubetti):
Si calcola la Rm relativa alle 15 resistenze di prelievo sopra considerate:
Rm (33+36,5+34,5+36,5+34,5+33,5+34,5+35,34+34,5+35+35+34,75+34+35+36)/15 = 522,59/15= = 34,84 N/mm²
Si calcola lo scarto si rispetto alla Rm delle 15 resistenze di prelievo:
si = Rm – Ri
Si calcola dunque lo scarto quadratico medio:
s = √ (Σni=1 si2/n)
s = √(1,84² + 1,66²+ 0,34²+ 1,66²+ 0,34²+ 1,34²+ 0,34²+ 0,59²+ 0,34²+ 0,16²+ 0,16²+ 0,09²+ 0,84²+ 0,16²+ 1,16²)/15 = √(3,38 + 2,75 + 0,11 + 2,75 + 0,11 + 1,79 + 0,11 + 0,35 + 0,11 + 0,025 + 0,025 + 0,0081 + 0,70 +0,025 + 1,34)/15= √(13,58 /15) = 0,95 N/mm²
Verifiche controllo 1 tipo B
Il controllo è positivo poiché sono verificate tutte e 3 le seguenti disequazioni:
Controllo 2
Per il controllo di accettazione n. 2 si procede con le stesse modalità del controllo n. 1.